FANZINE A CURA DELLE BRIGATE GIALLOBLU 1974 FERMANA - ANNO 8
LA DEPRESSIONE
Basta! Ora facciamola finita! L’articolo uscito l’11 gennaio su un quotidiano regionale ha davvero dell’incredibile! Da anni Battaglioni si lamenta, mugugna, minaccia, sparla e chiacchiera ma mai era arrivato a dire che sarebbe contento di cedere il titolo sportivo della Fermana Calcio ad un'altra società che milita in categorie minori!! Questa ultima dichiarazione ha del pazzesco, è una cosa davvero allucinante!!! Il presidente deve capire una volta per tutte che la Fermana è un patrimonio di tutti,non solo la sua, e invece di lamentarsi, sarebbe meglio che pensasse al bene della squadra e non al suo male!! E’ inutile continuare a dire che non c’è più gente allo stadio, che Fermo non può fare calcio,che Fermo è una città piatta, perché tutte queste cose sono in parte conseguenze del suo comportamento. Perché fino a 2–3 anni fa lo stadio era sempre pieno???Certamente non per la situazione favorevole di classifica, visto che i campionati disputati dopo la retrocessione dalla serie B sono sempre stati disputati sull’orlo dei play–out, ma solo perché prima Battaglioni costruiva squadre competitive, venivano invitate nelle gare casalinghe scuole e studenti, veniva pubblicato un magazine e inoltre il presidente varava e promuoveva iniziative… E poi non fu lui a dichiarare dopo Fermana – L’Aquila dello scorso anno, (quando le BRIGATE rimasero fuori dallo stadio per sciopero), che era contentissimo del pubblico presente in quella occasione??? Ma come??? Ora ne siamo pochi, e quel giorno (in cui ci furono appena 300 paganti),i tifosi erano fantastici??? C’è un po’ di incoerenza…..e poi comunque sia la nostra media spettatori casalinga non è la più bassa del girone, visto che Martina, Cittadella, Chieti, Pesaro e Giulianova come riportato da un statistica pubblicata sul Resto del Carlino hanno una media spettatori molto piu’ bassa della nostra!!! E quindi che bisogno c’è di dire che se la Fermana avesse disputato la partita contro il Teramo a Giulianova avrebbe vinto??? A Giulianova sono meno di noi, ed inoltre anche meno calorosi, e quindi come avrebbe vinto???? Forse il loro terreno di gioco è migliore…mah……
Ci siamo rotti di queste sparate, e che non si dica che ce l’abbiamo con il presidente a prescindere…Anche perché quest’anno abbiamo sempre incitato la squadra anche nei momenti più delicati, l’abbiamo sempre seguita con il nostro incondizionato amore dappertutto, abbiamo capito le sue esigenze, e abbiamo cercato in tutti i modi di incitare questa giovane squadra che in mezzo al campo dà l’anima, senza mai insultare in nessuna occasione Battaglioni. Però sembra che il presidente faccia di tutto per farsi odiare, perché una persona che si vuole far apprezzare dal suo pubblico si comporta diversamente, con un po’ più di umiltà, qualità che al contrario solo la squadra ha dimostrato di possedere.
Meritiamo rispetto, anzi, esigiamo rispetto, per tutto quello che facciamo, per i sacrifici che affrontiamo, per l’amore incondizionato che proviamo verso questa maglia, per tutto quello che facciamo per lei, per i km che percorriamo ogni domenica sempre e comunque, per noi i 3 di Sassari contano come gli 800 contro il Teramo e come gli 8000 contro il Napoli.
E che inizino anche i giornalisti a metterselo bene in testa!!! Perché dopo quelle dichiarazioni non si puo’ stare in silenzio, non controbattere, offuscare tutto, solo per paura di non ricevere piu’ notizie, o di non ricevere piu’ accrediti in tribuna stampa…..è assurdo!!!! Per poter leggere anche solo un parere sfavorevole nei suoi confronti, neanche un attacco al presidente, che deve fare Battaglioni??? Insultare le vostre madri?????
Tutto questo ha dell’irreale, e pensare che quest’estate Giacomino versava lacrime per Fermo e la Fermana, che la presentazione della squadra è avvenuta in un teatrino di festa con la presenza dei massimi esponenti del Comune, colpevole quest’ultimo di non aver mai dato un appoggio sostanzioso a questo patrimonio cittadino, considerate le altre realtà che ci circondano…
Questo è quanto….. comunque prima di prendere qualsiasi presa di posizione, abbiamo deciso di aspettare l’evolversi della situazione, e dunque oggi tiferemo incessantemente la squadra, come d’altronde abbiamo sempre fatto dall’inizio dell’anno, senza striscioni polemici, senza contestare niente e nessuno, fino a quando non decideremo in un senso o nell’altro, sempre e solo per il bene della Fermana.
Quindi esortiamo tutti a stare vicini alla squadra in questo delicatissimo momento, che vede una Fermana decimata dagli infortuni e dalle squalifiche, non vogliamo sentire fischi all’indirizzo di nessuno, ma vogliamo vedere gente che applaude ed incita la squadra in qualsiasi circostanza, cercando di trascinare i ragazzi alla vittoria dando seguito all’eroica prestazione del San Paolo!!!
BG ON TOUR.. ON TOUR... MOLTO TOUR
Il clima all'andata è stato molto simile a quello di una gita scolastica “Amarcord-Ultras”, con sottile tensione (da viaggio in piedi) per la partita e foto ricordo all'autogrill di chi dopo tanto tempo si ritrovava in trasferta.
Lu Trisciu, lu Dottò, Cococciò e i suoi figli (naturali ed adottivi), il Caf, Fez e il suo cuscino, Maramba, la mamma di Leò, più ultras del figlio, aspettavano con ansia di vedere la Fermana, mentre in fondo alla corriera il padiglione Amsterdam, dove Padre Madeo abbandonava i paramenti sacri per iniziare la “fiesta” e trasformarsi nel cinese Madè San, l'occidentale con gli occhi più piccoli del circondario, infrangendo per primo la nuova legge anti-fumo nei luoghi pubblici… Intanto il giovane Ceterò metteva a dura prova i nervi del Fez, tentando di farsi adottare e di scroccare Cerealix a tutto spiano…
Per tranquillizzare meglio Cococciò-senior (ma in piedi dorme anche?), il Maramba comunicava la sosta pranzo di un'ora e mezzo accampando la pretesa di un dolcetto, con l'approvazione de lu dottò, che anche nel suo giorno libero eseguiva consulti su aspirine omeopatiche, che diventavano più effervescenti di uno spumante sbattuto.
Commento de lu Trisciu: "Abbiamo la curva più scema d'Italia", mentre Cococciò ululava "ma che dolcettoooooooooooooooooo!"
Superiamo il primo blocco delle “forse” dell’ordine alla barriera di Caserta, dal momento che l’autista in preda ad una crisi mistica non voleva la scorta perché lui solo era il tutore dell’ordine. Dopo averci inseguito la polizia, ci faceva sostare in un rifornimento per le solite operazioni di routine: "quanti siete?- avete il biglietto?- fateci vedere uno striscione…" Mentre i delegati della tifoseria, nominati da Fez, Gianni e Pinotto, alias Lu Trisciu e Cococciò grosso rispondevano con molta diplomazia ad ogni richiesta: “Facimme ampressa!”
Arriviamo quindi al San Paolo, salutati dai gesti scaramantici dei diti medi dei napoletani in auto, dove la temperatura si aggira sui -2, -3, alla faccia d'o' paese d'o' sole… Loro 40.000 noi 100, per una partita da infarto, vista da una specie di anfratto sotto la tribuna, coperto da una rete, sopra cui i tifosi avversari buttavano bottigliette aperte per bagnarci…. TOGHI!!!
Alla fine ci fanno attendere almeno 45 minuti nel frigorifero nell' attesa che i napoletani se ne vadano a casa, così si inganna il tempo fraternizzando con il vecchio custode dello stadio, mangiando ciambellotto bagnato col vino cotto, attaccando adesivi, raccattando bandiere e commentando la partita con l'orecchio impegnato a sentire la serie A e gli altri campi di C1.
Finalmente possiamo uscire e mentre stiamo salendo notiamo un tifoso Napoletano non propriamente in se, tanto da ricordare esemplari di casa nostra tipo Eros-voglio-la-ragazzaaaaaa, che tenta l'assalto al pullman dei Wallace.
Ripartiamo, l'ora sarà poi stabilita tra le 17.15, 17.45 o 17.30 a seconda del fuso orario o della sbornia.
InfoCaf nei primi minuti aggiorna tutto il pullman sui risultati delle partite, anche quelle non giocate… mentre Franciò, emulo, inizia la sua personale radiocronaca di Palermo-Lazio che si concluderà alle 23.15 con il risultato di 4-3 in favore dei biancocelesti.
Ci si ferma ad Avezzano per mangiare e per fare compagnia a due volanti della pula che ci aspettavano con tutta la loro carica... di simpatia …
Risaliti, si inizia a fare cori con l'accompagnamento blues di Travax, che in tenuta da concerto indossa maglia stile ape Maia e occhiali firmati Banda Bassotti, mentre il commendator Fez, l'organizzatore, si rende conto che il prossimo BG on tour sarà una sòla, perché, come afferma Simò da Monte Urano: non è successo niente di eclatante… Il pullman inizia a rallentare… Velocità di marcia 30 km/h. C'è puzza di nafta, ma l'autista dice che lo deve fare e che finchè non brucia va tutto bene… ma non migliora e si inizia a capire che c'è qualcosa che non va. Usciamo a L'Aquila est: l'autista posteggia subito fuori da un incrocio e scende: dietro il mezzo una scia di nafta simile all'ete vivo che continua a fuoriuscire dal motore stile cascata delle Marmore. Lui è lì in piedi sopra il carburante, che fissa il motore e si chiede cosa possa essere successo e tanto per calmarsi un po' si accende una sigaretta… Intanto i giovani del padiglione Amsterdam convinti di essere nuovamente arrivati allo stadio scendono e accendono fumogeni tanto per non sentire la differenza fra fuori e dentro il pullman… Non ci sono attrezzi, giusto qualche pettine, una mazzetta da 5 kg, un rotolo di scottex e non si sa come fare. Fa freddo è notte e siamo anche vicino l'Aquila, dove certo non siamo i benvenuti. Ma prima che la disperazione assalga l'autista, Maramba prova a fare l'autostop e Fez si trasforma in Fez “Mc giver” che, aperto il Brigate Lab recluta alcuni valorosi e insieme cercano un rimedio, mentre i giovani olandesi fermano ogni macchina che passa per chiedere cartine e cacciavite, poi si accorgono che alle cartine hanno trovato un rimedio e quindi continuano a chiedere solo il cacciavite.
Alla fine il colpo di genio: recuperano un po' di stagnola dal cestino, lasciandoci i residui di panino, trovano due fascette-per-caso e con un attrezzo risalente all’età della pietra rinvenuto dallo scavo della portiera ad opera di Indiana Autist, stringono il tubo limitando al minimo la perdita, con la sola luce di una pila scarica e del telefonino al neon di Carletto.
Si fanno ripartire i motori… Grazie a Dio non perde più!!!
Recuperati gli olandesini e il brigate Lab, si rientra in autostrada, dove il Mercedes bianco e rosso che non vale cò ricomincia ad avere l'affanno. E' il panico… i giovani olandesini temono che sia la vendetta divina per le loro malefatte e così seguono l'Apostolo P.R. in una novena di pentimento dedicata a Santa Maria di Trodica e affini. Cantano poi l'alleluia, finchè le urla de Lu Trisciu, ma forse la minaccia di qualche manata li zittiscono timorosi.. Si decide di uscire ancora dall'autostrada, questa volta ad Assergi, ma proprio poche centinaia di metri prima del casello pare che la macchina vada meglio. Ovviamente il telepass è a richiesta e non funzione neanche tanto bene, ma usciamo e rientriamo subito fino a Colledara dove ci aspetta l'amico meccanico da San Gabriele, arrivato fin lì solo per stringere ancora la fascetta miracolosa..
Dovremmo arrivare fino a Tortoreto con la Nafta, ma il prode autista ormai allo stremo decide di non rischiare e di rifornirsi subito all'api proprio lì vicino.
Entra così nella piazzola del rifornimento dove c'è parcheggiata una macchina in cui una giovane donna esegue un rifornimento orale ad un giovane uomo… tutto il pullman si getta a guardarli dai finestrini mentre parte in sottofondo il canto indigeno della fertilità: infilalo tutto tutto… seguito dall'urlo del solito bacchettone: "chiudete le caze!!!",anche se gli olandesini hanno creduto si trattasse di un drive-in a luci rosse e mentre il pullman esegue le manovre impossibili per posizionarsi meglio, guidato a terra da Fez e Marinè, i due poveri giovani restano immobili all'interno della vettura…
Purtroppo questo è stato il momento in cui l'autista non ha retto più questa serie unica e incredibile di sfiga ed è scriccato, lamentandosi che noi ci stavamo divertendo, ma lui stava lavorando, tanto che a lu Trisciu è venuto il dubbio che fosse colpa nostra, se era successo tutto quel casino e gliel’ha chiesto.
Finalmente rientriamo in autostrada. Il pullman va… anche se quando qualcuno lo dice gli altri 51 si toccano… Si dorme, si guarda un film, ci si rilassa insomma, finchè non arriva Capanciò dalle retrovie esclamando: Ahoooooo me sa che semo smarmittato!!! Temendo che fosse successo qualcosa di più grave. Qualcuno sotto una galleria urla : lu trattò de nonnu fa meno rumò… ed è talmente vero che ciò che resta della sanità mentale dell'autista lo spinge a decidere di uscire a Grottamcity per prendere la statale. Si inizia quindi a chiedersi se non sarebbe il caso di fare un'altra sosta, magari per una cioccolata calda o una birra o una pizza e l'autista folle ci segue nella pazzia lanciando idee, che trovano comunque il solito commento de lu Trisciu: " e zitti scemi!"
A Marina Palmense lu Fachirittu chiede di scendere, con il consiglio spassionato de lu Trisciu di scendere in corsa e non rompe li co…
Lasciati anche FranciòTotti e NickMcDonald a lu portu, si imbocca per la ss 210 per gli ultimi 5 minuti di viaggio che facciamo con il fiato sospeso.. anche perché è impossibile parlare dato che un l'elicottero ci è atterrato sul tetto dell'autobus… Sempre quello, il solito mercedes che non vale cò ma ci ha portato sempre in su e gnò…
Siamo a casa è mezzanotte e mezza e noi ultras abbiamo vissuto una giornata da non dimenticare e tifato una Fermana generosa, perché del San Paolo non ce né fregato un cazzo...
TUTTI A SAN BENEDETTO (AP)!!!
Cordelia