FANZINE A CURA DELLE BRIGATE GIALLOBLU 1974 FERMANA - ANNO 9
NESSUNA RESA AL CALCIO MODERNO
Eccoci ancora qua dopo appena quattro giorni. Martedì sera stavolta, e non venerdì (la domenica non sappiamo più cosa sia). Non per la NOSTRA FERMANA, come succede da ormai 30 anni a questa parte, ma per la NAZIONALE UNDER 21. Infatti per la seconda volta nella nostra storia e’ stato scelto il nostro stadio, il nostro tifo e la nostra città, per accompagnare gli azzurrini alla vittoria in questo importante ottavo di finale contro l’Ungheria. Ci sembra inutile e banale fare raccomandazioni, perché basterebbe ripetere la stessa prova coreografica e canora sfoderata in occasione di quel ITALIA-GEORGIA. Evento di cui noi, la nostra provincia, la nostra regione e tutta la nazione è stata orgogliosa. A tal punto da darci un’altra possibilità. Così potremo dimostrare a TUTTO IL MONDO che noi meritiamo questi palcoscenici e siamo all’altezza di tali eventi. Stufi dello spettacolo indegno che ogni domenica siamo costretti a vedere e sopportare. Per questo chiediamo a tutti di aiutarci per non fallire questa occasione e per scrivere un’altra pagina importante della nostra storia.
Cogliamo comunque questa opportunità per ribadire il nostro NO deciso al calcio moderno, al calcio dei padroni, al decreto-Pisanu e a tutte quelle puttanate che lentamente stanno distruggendo il gioco più bello del mondo. Quel gioco con cui chiunque e’ cresciuto e a cui non possiamo rinunciare. Ormai andare allo stadio, seguire la propria squadra in trasferta, organizzare il consueto tifo domenicale è praticamente impossibile; una repressione ai danni di noi ULTRAS che ormai non conosce più limiti, che a detta di tutti gli ”scienziati” del calcio non può che far bene al mondo del pallone. Eliminare l’unica parte pulita di questo stesso mondo, l’ unica componente che non si e’ venduta l’anima per i soldi, è il miglior modo per fare ciò che vogliono del gioco che per generazioni ci ha appassionato e che mai abbandoneremo. Infatti la loro mente non arriva a capire che tutto ciò non fa altro che aumentare il nostro odio verso i colpevoli di questa situazione, che questa repressione invece di distruggerci ci rende sempre più forti e che NOI, NOI ULTRAS NON MOLLEREMO MAI. Continueremo la nostra battaglia finche il mondo che adesso non ci appartiene più, torni ad essere quello di una volta, quello per cui ognuno di noi ha sofferto e gioito, e ci ha fatto provare emozioni indimenticabili.
Se solo pensiamo a quante cose sono cambiate in questi anni ci vengono i brividi:
Senza troppe esagerazioni, andare allo stadio è ormai diventato come andare in prigione. Una prigione che non accetteremo mai perché lo SPIRITO ULTRAS che ci contraddistingue ci spinge a NON MOLLARE di fronte a questi abusi di potere di cui NOI, ULTIMI BALUARDI DI UN CALCIO CHE NON C’E’ PIU', siamo vittime.
Speriamo con tutto il cuore che sempre più ragazzi capiscano tutto ciò e si schierino dalla nostra parte, dalla parte degli ULTRAS. Per distruggere definitivamente chi sta cercando di far scomparire il nostro mondo, chi vuole incolparci di tutto quello che succede a prescindere da quale sia la verità, chi ci sputa costantemente veleno addosso SOLO PERCHE’ NOI ABBIAMO UNA NOSTRA DIGNITA’ E NON SAREMO MAI COME VOGLIONO LORO!
Benvenuti a tutti in questi 90 NOSTRI MINUTI, che sanciranno ancora una volta la nostra superiorità, e ci ergeranno a protagonisti indiscussi della serata…SEGUITE I NOSTRI CORI UNITI E COMPATTI… JAMO TUTTI FERMA’… PER IL NOSTRO ORGOGLIO…!!!
BRIGATE GIALLOBLU 1974
Libertà per gli Ultras!
ITALIA-UNGHERIA
Come abbiamo già accennato nella prima parte della nostra fanzine, quello di stasera è un momento importante non solo per il nostro gruppo e la nostra tifoseria, ma anche per l’intera città e per tutta la provincia di FERMO. E’ chiaro che la scelta del nostro stadio per un incontro così importante, visto anche il risultato dell’andata che costringe gli azzurrini alla vittoria, non è stata fatta a caso perché chi era presente quella sera in cui si giocò ITALIA-GEORGIA, chi ha dovuto vederla in TV, chi ha potuto ammirare il nostro spettacolo, è rimasto semplicemente a bocca aperta, non solo per l’incantevole coreografia iniziale, che ha fatto da sfondo a molti programmi televisivi, ma per l’intera prestazione offerta dalle BRIGATE GIALLOBLU e dal tutto il pubblico fermano per gli interi 90 minuti, compreso l’inno d’Italia cantato a squarciagola da tutto lo stadio. Sicuramente non sarà semplice ricreare lo stesso entusiasmo della prima volta, ma siamo sicuri che saremo ancora una volta i protagonisti indiscussi della serata, siamo sicuri che stasera non possiamo fallire questa vetrina nazionale per far capire, per l’ ennesima volta al vassallo di Gualdo che IL POPOLO DELLA MARCA FIRMANA merita questi palcoscenici. Però, per raggiungere questi obbiettivi, abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti, nessuno escluso, sia per la buona riuscita della coreografia sia per il tifo che abbiamo accuratamente preparato. PER QUESTI MOTIVI CHIEDIAMO LA PIU’ COMPLETA COLLABORAZIONE DELLA GENTE CHE AFFOLLERA’ LA DUOMO, PER PERMETTERE CHE LO SPETTACOLO CHE OFFRIREMO STASERA SARA’ COME QUELLO DELLA PRIMA VOLTA… SEMPLICEMENTE INDIMENTICABILE!!!
PERCIO’ ATTENZIONE AI NASTRI CHE DIVIDONO I SETTORI IN CURVA, NON TOCCATELI, E ANCORA PIU’ ATTENZIONE AI SEGGIOLINI SEGNATI CON UNA CROCE ROSSA DI NASTRO ADESIVO. OGNI SINGOLO SPETTATORE DEVE ESSERE MUNITO DI UN CARTONCINO DA TENERE BASSO PER NON ROVINARE LA SORPRESA FINO AL SEGNALE CHE VERRA’ DATO DAI RAGAZZI DEL DIRETTIVO DELLE BRIGATE. INOLTRE, RACCOMANDIAMO, LA MASSIMA ATTENZIONE A TUTTE LE INDICAZIONI CHE VERRANNO FORNITE DURANTE LA PARTITA…PER IL RESTO, COME SEMPRE, FUORI LA VOCE E TRASCINIAMO GLI AZZURRINI ALLA VITTORIA COME SOLO NOI SAPPIAMO FARE… JAMO TUTTI FERMA’…!!!
BRIGATE GIALLOBLU 1974
CANTIAMO TUTTI INSIEME L’INNO DI MAMELI
Fratelli d’Italia, l’Italia s’e’ desta,
dell’elmo di Scipio s’e’ cinta la testa.
Dov’e’ la Vittoria, le porga la chioma,
che’ schiava di Roma, Iddio la creò.
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Fratelli d’Italia, l’Italia s’e’ desta,
dell’elmo di Scipio s’e’ cinta la testa.
Dov’e’ la Vittoria, le porga la chioma,
che’ schiava di Roma, Iddio la creò.
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Stringiamoci a corte,
siam pronti alla morte,
siam pronti alla morte
l’Italia chiamò.
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Stringiamoci a corte,
siam pronti alla morte,
siam pronti alla morte
l’Italia chiamò.
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Siegh heil !!!!!