FANZINE A CURA DELLE BRIGATE GIALLOBLU 1974 FERMANA - ANNO 10 - NUMERO 10
ULTRAS... NON DELINQUENTI!
…Tutta colpa degli ultras??? E’ questa la domanda che tutti gli ultras d’Italia avrebbero voluto fare ai ben pensanti della nostra nazione, che per più di una settimana, giorno e notte, hanno bombardato ogni emittente contro il nostro mondo, colpevole secondo loro di essere il male assoluto della società e del calcio di oggi. Certo, non siamo i soliti ottusi che pensano di appartenere ad un mondo perfetto, perché anche tra di noi (come DAPERTUTTO) ci sono le mele marce. Ma non ci si poteva aspettare niente di diverso da questa opinione pubblica ipocrita, che dopo la morte di un poliziotto a Catania durante gli scontri a fine partita ha emesso un verdetto di colpevolezza definitiva nei confronti di tutto un mondo, ai sensi di una giustizia molto, troppo sommaria. E’ stato fin troppo facile per loro sputare addosso ad un intero movimento che raccoglie generazioni e generazioni di persone. Ma la verità, spesso insabbiata o raccontata parzialmente, tenteremo di raccontarla noi, che non abbiamo paura di dirla. O forse non siamo schiavi di certi interessi che imbavagliano molti cervelli..
Sono diversi anni che il nostro gruppo si batte contro questo calcio “moderno”, contro questo sistema, contro la repressione che ogni giorno che passa si fa sempre più asfissiante. Ed è da troppo tempo che diciamo che la radice del problema non è il movimento ultras, ma la società tutta, vittima delle sue stesse contraddizioni, che cerca di mascherare con il buonismo di maniera o la repressione ipocrita. Eh si, perché sono tutti bravi a fare i moralisti contro gli ultras, ma chi punta il dito magari sono proprio quei politici che si prendono a botte in parlamento, che si insultano nelle dirette televisive, che non perdono occasione per dire frasi già fatte, inneggianti a giustizia e valori, cercando di far dimenticare che IL 60% DEL PARLAMENTO ITALIANO E’ COMPOSTO DA INQUISITI!!! Per non parlare poi del mondo del calcio dove nomi accantonati per corruzione sono tornati ai posti di comando: Matarrese, Carraro… vi dicono niente? Se il primo ormai è una leggenda della corruzione calcistica e non, il secondo se l’è cavata con un’ammenda grazie a personaggi che proprio lui aveva inserito.. ma guarda caso!! E calciopoli? Che è rimasto dell’ansia di pulizia e perbenismo, che dominava i primi momenti di questo scandalo? Procedimenti punitivi o pseudo tali contro alcune società (perché solo alcune e non altre?) poi ridotti con una logica talmente paradossale (diciamo un po’ così..) che ha lasciato tutto come prima o quasi. E le intercettazioni a Pisanu che voleva agevolare la Torres, chi ne ha parlato più? I giornalisti coinvolti in Calciopoli, sempre i primi ad attaccare gli ultras, che pene hanno subito? Quale repressione è stata attuata per le loro malefatte? Ma ora il governo e i vertici del calcio hanno trovato LA soluzione. L’inasprimento dei provvedimenti DASPO, li fa diventare vere e proprio mine anti-ultras, che possono colpire anche a caso, anche chi non c’entra con gli scontri, ma era presente ad una partita. L’unico vero risultato è che la libertà personale (in uno stato democratico!!) viene drasticamente limitata e se anche tutti i ricorsi contro di essi sono stati vinti, non si ottiene mai l’assoluzione, ma un anno senza curva non te lo leva nessuno. In quale altro reato c’è lo stesso accanimento persecutorio? Ma poi certo noi siamo quelli che inneggiano contro la polizia come scritto sui giornali in questi giorni. Sapete perché siamo rimasti fuori domenica? Primo per protesta contro l’inasprimento delle leggi, il cui unico risultato concreto ed immediato è aumentare l’odio, secondo perché la morte è tutta uguale. Come scritto bene a Marassi dalla curva della Sampdoria “ I MORTI VANNO TUTTI RISPETTATI ANCHE QUELLI DI CUI VI SIETE DIMENTICATI” e noi non abbiamo dimenticato:
Furlan, Di Maio, Colombi…..
così come non dimentichiamo quei ragazzi finiti in coma come Paolo di Brescia o Gianluca di Napoli o gli ultras del Livorno sequestrati per giorni, e tanti, tantissimi altri… o per non parlare di fatti vissuti sulla nostra pelle: Fermana-Chieti, Pistoiese-Fermana, o i vari Fermana-ascoli, affrontati sempre con due pesi e due misure… e molti altri episodi potremmo citare di questa guerra senza quartiere, di cui ora come ora siamo rimasti le uniche vittime senza voce e senza giustizia.
Per loro, così come per tutti gli ultras morti, non si sono mai chiusi gli stadi, mai presi provvedimenti seri (anche se questi non lo sono davvero) come se non fossero persone, ma solo bestie condannate ad un inevitabile massacro.
Per questo oggi più di sempre noi NON MOLLEREMO MAI di fronte all’arroganza folle di chi predica bene e razzola malissimo, di chi punta il dito e nasconde nell’altra mano corruzione e misfatti, di chi si fa bello sui giornali con il suo moralismo a buon mercato e non conosce cosa significa davvero la parola ultras: COERENZA E MENTALITA’.
E per chi ancora non sapesse come vanno queste cose in Italia facciamo una facile previsione: volete vedere che tra qualche settimana non si attuerà più nessuna delle decisioni prese, tranne che nei confronti degli ultras? Già si può ricominciare a giocare in notturna, già la sospensione del campionato da tempo illimitato è scesa ad una giornata e di tutti gli stadi non a norma solo Catania alla fine pagherà caro e amaro.. per tutti gli altri poteri e interessi tanti “tarallucci e vino”, tanto sono abituati a mangiare… Per noi repressione e punizione… Ma se pensate di poterci cambiare le idee tagliandoci la testa, proprio non avete capito nulla…
E siccome nella lotta non si è mai abbastanza oggi dopo due anni recuperiamo un “ amicu”: Bentornato Amedeo… ONORE AI DIFFIDATI …
BRIGATE GIALLOBLU 1974
BG ON TOUR CON IL TORNELLO…
Il campionato sospeso per i fatti di Catania, riprende esattamente da dove si era fermato (perlomeno per noi) come se nulla fosse stato, anche se tutti sappiamo che non è così. Una persona è morta. Un poliziotto. E la divisa ha fatto chiudere gli stadi più di tutta la lunga lista di ragazzi morti fino ad oggi. Se è vero e giusto che qualche provvedimento si doveva prendere, questa scelta ha inasprito di più gli animi e ha di certo ampliato ancora di più la frattura tra mondo ultras e forze del disordine, come se noi fossimo bestie e gli altri esseri umani… Ma proviamo a ridere, anche se solo pensando alle nuove norme alienate ed alienanti si corre il rischio di farsela sotto… Ci troviamo domenica alle 13.45 davanti alla bomboniera del Fermano, per scoprire o meglio per chiedere tutti al Presidente Fez perché tanto anticipo quando si gioca alle 15 a S.E.M…. l’unica risposta è la nostalgia per trasferte ben più lunghe e di certo più elaborate nella preparazione. Così inganniamo il tempo cazzeggiando, chiedendoci dove saranno i tornelli nello stadio a norma di Sant’Elpidio e scommettendo su quanti celerini ci saranno oggi. Alle due e mezzo partiamo, tutti o quasi in corteo (qualcuno è stato fermato dall’influenza ed altri sono sempre V.I.P. – viaggiatori in proprio). Ma nonostante il viaggio sia breve, perdiamo subito qualche pezzo, visto che Leò ha itinerari alternativi, mentre il suo gemello Bibone (ha preso qualche etto, pare..) fa le veci del termosifone nella macchina di Satana, dove il nostro ha un allevamento abusivo di moscerini.. Ne siamo circa 350, restiamo fuori dallo stadio i primi cinque minuti per protesta contro le nuove leggi, frutto della mente assurda di chi in uno stadio non ci è entrato mai, a meno che non avesse i biglietti gratis data la carica parlamentare e non ci fossero le telecamere.. E, quando entriamo, senza biglietti nominali, il campetto di S.E.M. ci accoglie senza tornelli, posti numerati, senza adeguate barriere tra noi e la tifoseria ospite che in realtà non esiste come al solito in questa categoria, anche se il bianco e rosso delle strisce era se non altro decorativo, ma con almeno una ventina di carabinieri alla fine più annoiati di noi… La partita non ci ha dato grandissime emozioni, forse perché la Fermana è sembrata un po’ appannita nel primo tempo, ma continuiamo a vincere come l’Inter di Mancini e tanto basta.. Certo, la tifoseria è sempre oltre ogni categoria visto come abbiamo cantato per tutta la gara: un ottimo tifo di cui possiamo ritenerci soddisfatti vista l’assenza da parte nostra di tanta, troppa gente; anche grazie all’azzeccatissima scaletta dei cori preparata nelle lunghe notti insonni dal lancia cori più folle che c’è, coadiuvato dal barista-pizzarolo Moru che gli guardava le spalle con la sua potenza fisica, ormai assunto agli onori della curva con il coro “siamo tutti amici di Moreno”, che lanciava anche un coro d’amore nei confronti del portiere avversario, ma più che altro della moglie, tanto che gli veniva chiesto il bis dai vari Spadino, Smeru &C...e tifo riuscito anche grazie alla possente voce dell’unico capo, che si distraeva solo ogni tanto per toccare rotondità femminili (intenditore!!)… Momento magico quando Leò chiede suggerimento per un coro a Bibone in un momento di amnesia… senza ovviamente dargli retta..come dice Confucio chiedi consiglio a Bibo e poi fa il contrario…Il ritorno è uno dei più tranquilli degli ultimi tempi, con qualcuno che non sa come tornare a casa (ma come sarà venuto??!!)e naturalmente si accomoda nella macchina più ultras della giornata. Torniamo a casa, c’è un’altra partita a cui pensare, altre leggi da cercare di capire e come vedete è difficile riderci su. Ma una domanda vorremmo farla: secondo la nuova normativa se sei un tipo dalla testa calda rischi fino a sette anni di obbligo di firma (ci pensate? Tutte le domeniche dei prossimi sette anni devi passare del tempo con la polizia… BRRR ). Allora perché ci sono in libertà pedofili e assassini, recuperati alla società dopo periodi molto minori nelle patrie galere? Gente che nemmeno ha scontato sette anni e magari ha violentato una donna o un bambino ( la pena massima prevista per lo stupro è 6 anni) ha di certo più libertà e considerazione di qualunque ultras (non assassino) d’Italia…. Chi ci sa rispondere?
LA GENTE COME NOI NON MOLLA MAI
LA GENTE COME NOI IN DIVISA MAI
LA GENTE COME NOI PERSEGUITATA SEMPRE
LA GENTE COME NOI FERMANA SEMPRE
BG ON TOUR SARNANO (breve perché c’è poco spazio)
Partiamo in diversi, ma come sempre ci perdiamo qualcuno per strada.. Fez e i suoi percorsi alternativi chiedendo indicazioni si è sentito rispondere di prendere il Gran Sasso e proseguire dritto per il Gran Gottardo… All’arrivo qualcuno vomita, dopo aver bevuto solo acqua ed è un record... Durante l’intervallo il solito manipolo di valorosi cerca la birra, ma si imbatte in un ottimo Varnelli annacquato, anche se qualcuno avrebbe preferito intermezzi più evaporati… Solito tifo oltre ogni immaginazione (dobbiamo ancora dirlo) tanto che alla fine anche il presidente canta con noi a mani alzate il mitico
SALUTATE FERMO PROVINCIA!!!