FANZINE A CURA DELLE BRIGATE GIALLOBLU 1974 FERMANA - ANNO 1

 

DELIRIO CANARINO

 

E’ inevitabile che la partita con la Ternana richiami alla mente e al cuore la semifinale play-off di tre anni fa ed il goal di Marco Pennacchietti al 4° minuto di recupero, con i tifosi umbri, già numerosi in campo, che si accingevano ad invadere festosamente il terreno di gioco. L’invasione ci fu lo stesso, ma non fu propriamente festosa …siamo convinti che ciò che provarono i 300 tifosi canarini assiepati nella gradinata ospite al “Liberati” di Terni, non sia possibile descriverlo con le parole. Chi, come noi, quel giorno fu testimone oculare di quella che possiamo considerare come la più grande emozione (superiore alla finale di Ferrara) vissuta al fianco della Fermana Calcio, sentì devastarsi il cuore da una gioia sfrenata ed irrefrenabile, trascinato da una incredibile esaltazione che sconfinò in un vero e proprio delirio collettivo. Ci possiamo sinteticamente limitare, in questa sede, alla descrizione di ciò che avvenne nei secondi immediatamente successivi alla rete di Pennacchietti; gente che si rotolava, con tutto il corpo, dalle gradinate; il pianto a dirotto di alcuni; le urla a squarciagola di altri, le scatenate “danze” di gruppo di altri ancora. Ci colpì molto anche l’impassibile reazione di un tifoso il quale rimase immobile per timore (come ci confessò più tardi) di uno scompenso cardiaco …Fu davvero toccante anche il ritorno dei pullman degli ultras, attesi davanti allo stadio da una marea di gente colorata di gialloblu, che era lì a testimonianza di una città letteralmente impazzita di gioia. Momenti che non dimenticheremo mai, che custodiremo gelosamente e per sempre nei nostri cuori, nella speranza di poterne vivere altri  della stessa intensità. A tal proposito ci sembra fare cosa gradita al popolo della curva fermana  riportare un articolo apparso sui quotidiani locali due giorni dopo il magico giorno di Terni.

           

BRIGATE GIALLOBLU 1974


I TIFOSI AVVERSARI

 

A Terni vivemmo una giornata storica, come vedremo, non solo dal punto di vista sportivo. Premettiamo innanzitutto che consideriamo Terni ed i ternani al pari, di Ascoli e degli ascolani. Ma veniamo alla cronaca. In quell’anno le due partite di campionato furono costellate da numerose scaramucce tra le Brigate ed i Freak Brothers, ma senza il verificarsi di incidenti di rilievo. Durante la prima partita dei play-off ad Ancona (dove fummo costretti ad emigrare)  l’esibizione da parte nostra di uno striscione violentemente offensivo provocò il tentativo di invasione del nostro settore da parte di una frangia di ultras ospiti, i quali furono fatti ben presto rientrare a colpi di cinghiate e lanci di fiaccole… 

A onor del vero dobbiamo anche annotare che la presenza dei fermani allo stadio di Ancona era valutabile intorno alle 1.500 unità (anche se molti disertarono in segno di protesta nei confronti di chi ci impedì di giocare a Fermo). Gli umbri dal canto loro erano quasi il doppio di noi! Ma i fatti più gravi accaddero alla fine della partita di ritorno quando una moltitudine di ternani cercò di assediarci, al parcheggio fuori dallo stadio, con lancio di qualsiasi oggetto a disposizione. Noi reagimmo altrettanto violentemente al loro attacco l’esplosione di bomba carta e la “restituzione” dei sassi da loro lanciati provocarono il ferimento di vari tifosi umbri che furono ricoverati in ospedale, uno dei quali con la testa “spaccata” da un sasso. Il contingente Fermano se la cavò con il lieve ferimento di un ragazzo colpito dalle schegge di un vetro. I giornali di allora riportarono l’accaduto con tanto di particolari e ai Ternani probabilmente tutto ciò brucia ancora molto considerata anche le numerose minacce telefoniche ricevute negli ultimi tempi dai bar di Fermo.