FANZINE A CURA DELLE BRIGATE GIALLOBLU 1974 FERMANA - ANNO 1

 

L'ULTIMATUM

 

Adesso basta,non siamo più disposti a fare sconti a nessuno la nostra pazienza si è esaurita nel corso di ormai troppe partite disputate senza un filo logico, senza la necessaria concentrazione e senza quel “mordente” indispensabile per un campionato di Serie C1. Chi conosce gli ultras fermani sa che non ci siamo mai lasciati andare a contestazioni premeditate o ad invettive gratuite nei confronti di nessuno ma, al contrario, che in molte occasioni ci siamo battuti apertamente contro tali manifestazioni. Adesso, però, vogliamo risultati, a cominciare dalla vittoria con la Turris. Non solo vincere ma anche convincere, dimostrando cuore e carattere. Nel caso in cui non dovesse arrivare una vittoria neanche contro la Turris, ci vedremo costretti a chiedere al nostro presidente la “testa” non solo di Ivo Iaconi, ma anche di quei giocatori che hanno evidenziato, durante gli allenamenti settimanali, comportamenti infantili, immaturi e soprattutto inadeguati allo stipendio percepito. Per ovvi motivi non facciamo nomi ma si sappia che tali atleti sono stati perfettamente individuati. Sia chiaro inoltre, che visto il perdurare dei risultati negativi non saranno più tollerate, da parte nostra le consuete “uscite” in discoteca del giovedì o addirittura del venerdì sera. Ci piange il cuore dover porre degli ultimatum a delle persone tesserate dalla Fermana Calcio, ma proprio perché siamo veramente attaccati alla maglia canarina, tale attaccamento lo pretendiamo anche e soprattutto da chi va in campo. Lo stesso attaccamento che ha spinto, sabato scorso oltre 300 tifosi a prendersi una giornata di ferie dal lavoro o dalla scuola per seguire i propri beniamini al Flaminio di Roma. La nostra fede non va tradita perché la curva ovest sa amare come nessun altro ed è la nostra storia che lo testimonia. Mentre in serie A c’era qualcuno che contestava un “certo” Oliver Bierhoff, noi inneggiavamo ai nostri giocatori nei campi di Promozione. Come abbiamo fatto presente già in numerose occasioni, quando i giocatori hanno dimostrato il massimo dell’impegno sono sempre usciti tra gli applausi, anche dopo la sconfitta. Se adesso invece chiediamo una vittoria a tutti i costi è solo perché la situazione ci sembra assolutamente insostenibile alla luce di alcuni fatti accaduti. Giocatori e allenatori dovrebbero tener presente, ogni volta che scendono in campo i sacrifici (non solo economici) affrontati dai propri tifosi al seguito, sempre presenti anche gli angoli più remoti d’Italia isole comprese. Ci preme sottolineare, in ogni caso, che contro la Turris il nostro tifo sarà ancora più caloroso e incessante e chiediamo a tutta la curva di incoraggiare i canarini fino al 90° poiché lasciarsi andare a sfoghi isterici contro la propria squadra durante la partita, è pericoloso e controproducente. I giocatori avversari potrebbero prendere coraggio e l’arbitro potrebbe concedersi, senza timore, alcune “sviste” che invece, in caso di uno stadio infuocato, sarebbe molto più difficile da ipotizzare. Quindi tifiamo tutti a squarciagola fino alla fine, poi se le cose non andranno come ormai esigiamo che vadano, allora ci penseremo dopo la partita. Ripetiamo: solo dopo la patrita.

 

BRIGATE GIALLOBLU 1974